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Lorenzo Coveri, “Dante700: di tutto un pop” (2021)
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Lorenzo Coveri, “Dante700: di tutto un pop” (2021)

“Dante memorabile. Proprio nel senso che, fin dagli inizi, lo si ‘cantava’, lo si recitava a memoria, come ricorda Giovanni Battista Boccardo in Dante a memoria. Oggi forse nessuno più (o forse solo Benigni, erede di una antica tradizione contadina toscana) sa a memoria i 14.233 versi della Commedia, come il poveretto che fu internato nel manicomio romano di S. Maria della Sanità a metà Ottocento o il più fortunato concorrente di ‘Lascia o raddoppia?’ Enrico Merlini che si portò a casa 5 milioni di lire nel 1956. Ma la citazione (a volte approssimativa) di frasi dantesche, sin dall’Ottimo commentatore del Trecento (‘il tacere è bello’, ‘fa tremar le vene ai [anzi: e i] polsi’, le ‘dolenti note’, lo ‘stare freschi’, eccetera) fa parte ormai del patrimonio linguistico, spesso inconscio, di tutti. A dimostrazione di una lunga fedeltà al poeta. E al poema.

“Tracce del poema (qualche volta: vere e proprie rivisitazioni) si trovano, come è ovvio per la sua cantabilità e memorabilità, nelle canzoni, in particolare nei cantautori, come ricorda Federico Della Corte in Canzoni dall’InfernoDa De André a Guccini, da Venditti a Vecchioni, da Battiato a De Gregori (che ci si cimenta pure nella trasformazione della terzina dantesca nei quattro tempi della taranta: esperimento riuscito), ad altri, è tutto il gotha della canzone d’autore a rendere omaggio a Dante. E poi c’è il prog (Metamorfosi), il rock (Marlene Kuntz; ma, prima, la senese Gianna Nannini con la sua Dolente Pia), il primo rap (Jovanotti). Cantare Dante, letteralmente.”    —Andersen (March 25, 2021)

Sighting Citation:

“Lorenzo Coveri, “Dante700: di tutto un pop” (2021).” Dante Today: Citings and Sightings of Dante’s Works in Contemporary Culture. Elizabeth Coggeshall and Arielle Saiber, eds. July 30, 2025. https://www.dantetoday.org/sightings/lorenzo-coveri-dante700-di-tutto-un-pop-2021/.